DOPO alcuni anni di vagabondaggio creativo, di dubbi e dispersioni, Elvis Costello si ripresenta con un disco scintillante. Questo "Punch the clock" si annuncia come uno dei migliori album dell'83 (sui livelli di Bowie, Michael Jackson, dei Police) e non dovrebbero più scatenarsi fra pubblico e critica reazioni acide e bisbetiche come un tempo. Ora il rock dì Costello — energico nelle musiche, gustoso e cattivo nel testi - ha raggiunto un eqùilibriò 'e una originalità da conquistàre anche i nemici.
Costello esordi cinque anni fa assemblando con personalità' e stile il rock'n'roll Anni.50, il beat e il rhythm & blues Anni 60: i suoi due primi album "My aim is true" - (1978) e "This year's model" - (1979) sono tra i più freschi è invitanti del nuovo rock Inglese. In seguito ad una già consistente tendenza a inglobare Influenze musicali nere di tipo reggae aggiunge con l'Lp "Get happy"- (1980) una nuova e marcata propensione verso la soul music,degli Anni.60.
Ora,con questo nuovo lavoro, Costello aggiunge al suo tessuto sonoro molto "nero"- un tocco di swing "bianco"-, con l'uso di molti fiati e arrangiamenti lavorati con lo stile delle grandi orchestre. C'è inoltre un recupero della cantabilitè, un esercizio più soffice della voce, già molto duttile.
Nel suo insieme l'ascolto del disco fornisce l'impressione che l'amarezza sia in gran parte scomparsa dai testi di Costello. Ora Elvis non si lascia più trascinare ; dagli avvenimenti, ma reagìsce cerca di anticiparli: "Colpisci l'orologio e potrai mettere da parte il tempo... un pugno all'orologio boxato con abilità sarà sufficiente a renderti giovane per sempre". Sembra die l'artista e l'uomo siano stati raggiunti dall'angoscia della vita che scivola tra le mani, dal terrore dell'anonimato. Costello diventa quindi molto pratico, utilitarista: occorre scegliere dopo aver "sperperato la tua giovinezza, avuto e preso".
Ma la migliore fra le tredici canzoni contenute nell'album è "Schipbuilding" dove si racconta del sogno di un inglese che vorrebbe ancora regnare sui mari. Il brano è intenso e non utilizza nessuno dei elicile die nel rock abbondano: giusto una melodia sgranata con un pianoforte in sottofondo che sciorina pigre note, la voce di Costello che si direbbe uscito da un club di jazz di primo mattino, gli interventi di un trombettista geniale e famoso come Chet Baker. Il resto del disco è pressoché sullo stesso livello. Di questi tempi è cosa rara.
Elvis Costello and The Attractions:
"Punch the clock", F-Beat-RCA.
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