La Stampa, March 28, 2017: Difference between revisions

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<center>'''SPETTACOLI'''</center>
<center><h3> Paul McCartney: io e Costello a scrivere <br> canzoni come se lui fosse John</h3></center>
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<center>Steffan Hughes </center>
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Il mitico Beatle racconta ''Flowers in the Dirt''” l’album del 1989 che ora ha rimasterizzato
'''Il mitico Beatle racconta ''Flowers In The Dirt'' l'album del 1989 che ora ha rimasterizzato
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Una delle differenze tra ''FITD'' e gran parte del tuo lavoro da solista è che un terzo dell’album è stato co-scritto con Elvis Costello. Come è successo?
''Una delle differenze tra Flowers In The Dirt e gran parte del tuo lavoro da solista è che un terzo dell'album è stato co-scritto con Elvis Costello. Come è successo?


L’idea è stata del mio manager. Mi chiese, ‘Ti piacerebbe collaborare con Elvis Costello? Lui ci sta, tu? E io ho detto di sì, anche lui è di Liverpool, abbiamo un sacco di cose in comune.
L'idea è stata del mio manager. Mi chiese, 'Ti piacerebbe collaborare con Elvis Costello? Lui ci sta, tu? ' E io ho detto di sì, anche lui è di Liverpool, abbiamo un sacco di cose in comune.


Come avete lavorato?
''Come avete lavorato?


Abbiamo avuto molto tempo a disposizione. Abbiamo lavorato nel mio studio nel Sussex. C’è una stanza lì, una specie di ufficio personale, che uso soprattutto per telefonare e scrivere. Abbiamo lavorato nello stesso modo con cui lavoravo con John [Lennon]. E’ stato davvero fantastico collaborare con lui, ci siamo divertiti moltissimo. Stavamo seduti uno di fronte all’altro, che è poi come mi sedevo con John, con le chitarre acustiche in mano, lui è che è destro e io mancino creavamo un’immagine speculare.
Abbiamo avuto molto tempo a disposizione. Abbiamo lavorato nel mio studio nel Sussex. C'è una stanza lì, una specie di ufficio personale, che uso soprattutto per telefonare e scrivere. Abbiamo lavorato nello stesso modo con cui lavoravo con John [Lennon]. E' stato davvero fantastico collaborare con lui, ci siamo divertiti moltissimo. Stavamo seduti uno di fronte all'altro, che è poi come mi sedevo con John, con le chitarre acustiche in mano, lui è che è destro e io mancino creavamo un'immagine speculare.


Hai lavorato con diversi musicisti per questo album. Era voluto?
''Hai lavorato con diversi musicisti per questo album. Era voluto?


Mi ritrovo spesso a lavorare con persone diverse. Prima di tutto ho scelto le canzoni di Elvis per incominciare l’album, poi Elvis mi ha presentato a Mitchell Froom, che non conoscevo, ma mi ha fatto subito una buona impressione. Ho pensato OK, proviamo e vediamo se funziona. Così io e la band abbiamo fatto le canzoni di Elvis con Mitchell, più o meno come avrei fatto un disco ... diretto e con un impronta “dal vivo”. Ma avevo anche un altro paio di canzoni e ero curioso di provare altri metodi. Non volevo fare un album tutto allo stesso modo.
Mi ritrovo spesso a lavorare con persone diverse. Prima di tutto ho scelto le canzoni di Elvis per incominciare l'album, poi Elvis mi ha presentato a Mitchell Froom, che non conoscevo, ma mi ha fatto subito una buona impressione. Ho pensato OK, proviamo e vediamo se funziona. Così io e la band abbiamo fatto le canzoni di Elvis con Mitchell, più o meno come avrei fatto un disco ... diretto e con un impronta "dal vivo". Ma avevo anche un altro paio di canzoni e ero curioso di provare altri metodi. Non volevo fare un album tutto allo stesso modo.


C’erano anche delle canzoni di Trevor Horn.
''C'erano anche delle canzoni di Trevor Horn.


Mentre cercavo persone con cui mi sarebbe piaciuto lavorare a questo album, ho sentito il nome di Trevor oltre a certe voci di corridoio sul suo conto, tipiche di questo ambiente, tipo ’è uno che impiega tre mesi per fare un singolo’, forse perché per uno degli album di Frankie, credo, ci ha messo così tanto, e io non avevo voglia di farmi coinvolgere per un singolo che richiedesse tre mesi. Non è proprio il mio stile. Così ho chiesto a Trevor e Steve Lipson, che lavora con lui, ‘Vi andrebbe di provare a fare qualcosa in due giorni?Perché sapete, farebbe arrabbiare un sacco di gente!
Mentre cercavo persone con cui mi sarebbe piaciuto lavorare a questo album, ho sentito il nome di Trevor oltre a certe voci di corridoio sul suo conto, tipiche di questo ambiente, tipo uno che impiega tre mesi per fare un singolo', forse perché per uno degli album di Frankie, credo, ci ha messo così tanto, e io non avevo voglia di farmi coinvolgere per un singolo che richiedesse tre mesi. Non è proprio il mio stile. Così ho chiesto a Trevor e Steve Lipson, che lavora con lui, 'Vi andrebbe di provare a fare qualcosa in due giorni?' Perché sapete, farebbe arrabbiare un sacco di gente!


Ti ricordi la tua prima esperienza con Trevor?
''Ti ricordi la tua prima esperienza con Trevor?


Gli ho detto Ho in mente questa cosa folle che sicuramente non ti piacerà, si chiama ‘Rough Ride’. Lui disse “già dal titolo mi piace”... e da un semplice 12-bar alla fine del secondo giorno avevamo già mixato, che è abbastanza raro di questi tempi... ne hanno poi fatto una versione abbellita e gli ho detto che mi sembrava un po’ tipo “Paul Goes To Hollywood” …, quindi abbiamo tenuto l’originale!
Gli ho detto " Ho in mente questa cosa folle che sicuramente non ti piacerà, si chiama "Rough Ride." Lui disse "già dal titolo mi piace"... e da un semplice 12-bar alla fine del secondo giorno avevamo già mixato, che è abbastanza raro di questi tempi... ne hanno poi fatto una versione abbellita e gli ho detto che mi sembrava un po' tipo "Paul Goes To Hollywood" …, quindi abbiamo tenuto l'originale!


Una parte del materiale video nella riedizione mostra, tu, Elvis e la band che vi gingillate molto durante le sessioni. Ma quanto vi siete divertiti?
''Una parte del materiale video nella riedizione mostra, tu, Elvis e la band che vi gingillate molto durante le sessioni. Ma quanto vi siete divertiti?


Bisogna avere il tempo per fare gli scemi altrimenti la situazione può diventare troppo intensa, soprattutto quando si cerca di ottenere sempre qualcosa. Quindi sì, ci siamo divertititi, abbiamo fatto abbastanza gli scemi. Fa bene farsi una risata, rilascia la tensione, a me non piacciono le cose troppo serie. Lo facciamo per divertirci, la musica intendo, quindi non c’è motivo di prendere tutto troppo seriamente.
Bisogna avere il tempo per fare gli scemi altrimenti la situazione può diventare troppo intensa, soprattutto quando si cerca di ottenere sempre qualcosa. Quindi sì, ci siamo divertititi, abbiamo fatto abbastanza gli scemi. Fa bene farsi una risata, rilascia la tensione, a me non piacciono le cose troppo serie. Lo facciamo per divertirci, la musica intendo, quindi non c'è motivo di prendere tutto troppo seriamente.


Sei andato in tour con questa band dopo l’uscita di ''FITD''. Come hai messo insieme questo nuovo gruppo?
''Sei andato in tour con questa band dopo l'uscita di Flowers In The Dirt. Come hai messo insieme questo nuovo gruppo?


Beh, prima abbiamo coinvolto Hamish Stuart (chitarra / voce), che una volta suonava con l’Average White Band. La sua voce si fonde molto bene con la mia, lui è proprio un ottimo cantante pieno di sentimento. Chris Witton, il batterista si presentò quando stavamo facendo delle jam session a Londra, registrammo alcuni di quei vecchi pezzi rock che poi divennero il Russian album, il disco che abbiamo pubblicato in Russia, il primo disco d’oro a uscire dalla Russia… lo ricorda con orgoglio. Vorrei dire... E poi Linda... le chiesi, ‘ce la fai a rifare questa cosa della band?Perché era andata benissimo con i Wing, anche se aveva ricevuto un sacco di critiche, ci è piaciuto molto stare insieme e quindi accettò. E poi c’era Robbie Macintosh, un chitarrista davvero bravo con cui avevo già lavorato. Infine Paul Wickins, alle tastiere, semplicemente un musicista geniale - lui è ancora nella mia band.
Beh, prima abbiamo coinvolto Hamish Stuart (chitarra / voce), che una volta suonava con l'Average White Band. La sua voce si fonde molto bene con la mia, lui è proprio un ottimo cantante pieno di sentimento. Chris Whitten, il batterista si presentò quando stavamo facendo delle jam session a Londra, registrammo alcuni di quei vecchi pezzi rock che poi divennero il Russian album, il disco che abbiamo pubblicato in Russia, il primo disco d'oro a uscire dalla Russia… lo ricorda con orgoglio. Vorrei dire... E poi Linda... le chiesi, 'ce la fai a rifare questa cosa della band?' Perché era andata benissimo con i Wing, anche se aveva ricevuto un sacco di critiche, ci è piaciuto molto stare insieme e quindi accettò. E poi c'era Robbie McIntosh, un chitarrista davvero bravo con cui avevo già lavorato. Infine Paul Wickins, alle tastiere, semplicemente un musicista geniale - lui è ancora nella mia band.


Perché hai voluto tornare in tour?
''Perché hai voluto tornare in tour?


Quando stavo facendo l’album mi sono trovato molto bene con la band, ci siamo divertiti molto, godevamo della reciproca compagnia, quindi cosa dovevamo fare? Dobbiamo fare ciò che è più logico: andare in tour, ecco cosa dobbiamo fare. E credo che il fatto di sentirmi cosi a mio agio con loro e di esserci divertiti così tanto a fare musica insieme che alla fine non c’è stato alcun tipo di pressione ed è stato sicuramente meglio che starcene seduti a far nulla!
Quando stavo facendo l'album mi sono trovato molto bene con la band, ci siamo divertiti molto, godevamo della reciproca compagnia, quindi cosa dovevamo fare? Dobbiamo fare ciò che è più logico: andare in tour, ecco cosa dobbiamo fare. E credo che il fatto di sentirmi cosi a mio agio con loro e di esserci divertiti così tanto a fare musica insieme che alla fine non c'è stato alcun tipo di pressione ed è stato sicuramente meglio che starcene seduti a far nulla!


Quando stavi scrivendo l’album pensavi anche al tour?
''Quando stavi scrivendo l'album pensavi anche al tour?


Si pensa sempre di fare delle canzoni nuove e portarle in tour’. Speri che le nuove canzoni funzionino. Mettiamo il caso di ‘My Brave Face’, nessuno conosceva questa canzone all’inizio del tour, ma verso la fine… tutti la sapevano. E’ stato uno dei momenti più belli del nostro viaggio. Si cercano brani così quando si registra un album. Speri che qualcosa si distingua. Volevo un album con cui poter andare in tour, un album che potesse parlare alla gente.
Si pensa sempre ' di fare delle canzoni nuove e portarle in tour'. Speri che le nuove canzoni funzionino. Mettiamo il caso di "My Brave Face," nessuno conosceva questa canzone all'inizio del tour, ma verso la fine… tutti la sapevano. E' stato uno dei momenti più belli del nostro viaggio. Si cercano brani così quando si registra un album. Speri che qualcosa si distingua. Volevo un album con cui poter andare in tour, un album che potesse parlare alla gente.


E’ vero che Elvis Costello ti ha costretto ad usare il tuo famoso basso Hofner durante le sessioni di registrazione?
''E' vero che Elvis Costello ti ha costretto ad usare il tuo famoso basso Hofner durante le sessioni di registrazione?


L’Avevo come parcheggiato in un angolo. Pensavo fosse superato, e ho cominciato ad usare un basso più contemporaneo. Elvis voleva che lo usassi assolutamente per uno dei brani e da allora lo continuo a suonare. Diventa sempre meglio!
L'Avevo come parcheggiato in un angolo. Pensavo fosse superato, e ho cominciato ad usare un basso più contemporaneo. Elvis voleva che lo usassi assolutamente per uno dei brani e da allora lo continuo a suonare. Diventa sempre meglio!


Hai parlato di ‘My Brave Face’ e di come sia diventato uno dei brani preferiti duranti i concerti. Ha il suono caratteristico del tuo basso.
''Hai parlato di "My Brave Face" e di come sia diventato uno dei brani preferiti duranti i concerti. Ha il suono caratteristico del tuo basso.


Sì, beh suppongo che sia merito di Elvis Costello con cui ho scritto questo brano. E’ stato quando mi ha chiesto ‘ma il tuo basso Hofner? Il violin bass, quello dei Beatles? ’E io dicevo ’beh posso provare, ma si scorda facilmente… Anche perché’ non è uno strumento molto costoso, l’ho preso un molto tempo fa. Ma a lui piaceva e mi disse “amo quel suono, dai! Proviamo”, “Sì, come no” risposi così l’ho recuperato, l’ho provato ed è andata alla grande, ha un suono particolarmente delizioso per un basso così piccolo, che è poi il suo bello. Ed è così che è arrivato questo riff. Così ci ho preso la mano, suppongo perché me lo aveva chiesto Elvis. Per la cronaca, ci ho lavorato un po’ su e adesso è perfettamente accordato.
Sì, beh suppongo che sia merito di Elvis Costello con cui ho scritto questo brano. E' stato quando mi ha chiesto 'ma il tuo basso Hofner? Il violin bass, quello dei Beatles? "E io dicevo 'beh posso provare, ma si scorda facilmente… Anche perché' non è uno strumento molto costoso, l'ho preso un molto tempo fa. Ma a lui piaceva e mi disse "amo quel suono, dai! Proviamo," "Sì, come no" risposi così l'ho recuperato, l'ho provato ed è andata alla grande, ha un suono particolarmente delizioso per un basso così piccolo, che è poi il suo bello. Ed è così che è arrivato questo riff. Così ci ho preso la mano, suppongo perché me lo aveva chiesto Elvis. Per la cronaca, ci ho lavorato un po' su e adesso è perfettamente accordato.


Come con tutte le tue canzoni molta gente legge cose diverse nei tuoi testi cercando di renderle proprie. Durante il lancio dell’album hai detto di essere stato ispirato da tuo padre per la canzone ‘Put It There’.
''Come con tutte le tue canzoni molta gente legge cose diverse nei tuoi testi cercando di renderle proprie. Durante il lancio dell'album hai detto di essere stato ispirato da tuo padre per la canzone "Put It There."


Beh, un sacco di canzoni, come del resto quasi tutte le mie canzoni, sono inventate e non parlano di me, anche se uno psichiatra non sarebbe del tutto d’accordo! Ma ci sono stati anche un paio di brani che parlano della mia vita. ‘Put It There’ (mettilo lì ndt) era un’espressione che mio padre diceva spesso quando eravamo bambini. Aveva l’abitudine di tenere la mano a mezz’aria e dire: ‘Mettilo lì se pesa una tonnellata’ ... Ricordo questo genere di cose con affetto. Così ho scritto una canzone.
Beh, un sacco di canzoni, come del resto quasi tutte le mie canzoni, sono inventate e non parlano di me, anche se uno psichiatra non sarebbe del tutto d'accordo! Ma ci sono stati anche un paio di brani che parlano della mia vita. "Put It There" (mettilo lì ndt) era un'espressione che mio padre diceva spesso quando eravamo bambini. Aveva l'abitudine di tenere la mano a mezz'aria e dire: "Mettilo lì se pesa una tonnellata" ... Ricordo questo genere di cose con affetto. Così ho scritto una canzone.


Hai lavorato con George Martin su questo brano?
''Hai lavorato con George Martin su questo brano?


George l’ha arrangiato. Il risultato ricorda un po’ ‘Blackbird’. Era bellisimo stare con George, così intelligente, la sua presenza dava un senso di calma. Lui è super e abbiamo condiviso così tanto insieme che con lui posso dire, ‘che ne pensi di un quartetto di archi o qualcosa del genere? Questi sono gli accordi, duh duh duh duh duh, e lui sparisce per scrivere il pezzo. E’ un ragazzo fantastico: divertente, intelligente, un grande musicista e un grande amico.
George l'ha arrangiato. Il risultato ricorda un po' "Blackbird." Era bellisimo stare con George, così intelligente, la sua presenza dava un senso di calma. Lui è super e abbiamo condiviso così tanto insieme che con lui posso dire, 'che ne pensi di un quartetto di archi o qualcosa del genere? Questi sono gli accordi, duh duh duh duh duh, e lui sparisce per scrivere il pezzo. E' un ragazzo fantastico: divertente, intelligente, un grande musicista e un grande amico.


Come ‘Put It There’ anche ‘Distractions’ rappresenta un momento particolare nell’album, tra l’altro si tratta di un brano che hai composto da solo sul tema della vita familiare. Non proprio il tipico argomento rock n’roll.
''Come "Put It There" anche "Distractions" rappresenta un momento particolare nell'album, tra l'altro si tratta di un brano che hai composto da solo sul tema della vita familiare. Non proprio il tipico argomento rock 'n' roll.


Beh, mi piace essere connesso con la gente. Mi piacciono le canzoni facilmente riconoscibili. Se si guarda alla stragrande maggioranza del mondo ... le persone si innamorano e hanno una famiglia con qualcuno. Ecco la vita familiare. Mi piace l’idea di riuscire a convenire quello che significa per me, in modo poi che le persone si ricordino di quello che hanno fatto. Non è sempre facile essere in una relazione, non è una mielosa canzone d’amore, è qualcosa di molto più profondo ed è vissuto da milioni di persone.
Beh, mi piace essere connesso con la gente. Mi piacciono le canzoni facilmente riconoscibili. Se si guarda alla stragrande maggioranza del mondo ... le persone si innamorano e hanno una famiglia con qualcuno. Ecco la vita familiare. Mi piace l'idea di riuscire a convenire quello che significa per me, in modo poi che le persone si ricordino di quello che hanno fatto. Non è sempre facile essere in una relazione, non è una mielosa canzone d'amore, è qualcosa di molto più profondo ed è vissuto da milioni di persone.


L’arrangiamento del brano è bellissimo.
''L'arrangiamento del brano è bellissimo.


C’è un aneddoto divertente che lo riguarda. Avevo sentito un album di qualcuno della casa discografica di Prince. Presentava un brano con un arrangiamento di archi davvero interessante. Ho pensato ‘Mi chi è questo? ... l’album diceva Clare Fischer. Così ho detto a Linda, ‘questi accordi sono incredibili ed è questa Clare Fischer ... credo sia una donna di Los Angeles ... e Linda ha subito pensato a una signora bionda e alta di LA. In realtà abbiamo scoperto essere un ragazzo sui 50 con una barba grigia. Lui ha fatto l’arrangiamento, che io adoro, è molto Hollywood.
C'è un aneddoto divertente che lo riguarda. Avevo sentito un album di qualcuno della casa discografica di Prince. Presentava un brano con un arrangiamento di archi davvero interessante. Ho pensato "Mi chi è questo?" ... l'album diceva Clare Fischer. Così ho detto a Linda, 'questi accordi sono incredibili ed è questa Clare Fischer ... credo sia una donna di Los Angeles ... e Linda ha subito pensato a una signora bionda e alta di LA. In realtà abbiamo scoperto essere un ragazzo sui 50 con una barba grigia. Lui ha fatto l'arrangiamento, che io adoro, è molto Hollywood.


We Got Married è un altro brano personale?
''"We Got Married" è un altro brano personale?


Spesso le persone rifuggono da argomenti come il matrimonio. Non riguarda necessariamente me, ma ci sono molti dei miei ricordi. Alcuni dei testi mi ricordano John e Cynthia alla scuola d’arte. E poi c’è Dave Gilmour che suona magnificamente la chitarra.
Spesso le persone rifuggono da argomenti come il matrimonio. Non riguarda necessariamente me, ma ci sono molti dei miei ricordi. Alcuni dei testi mi ricordano John e Cynthia alla scuola d'arte. E poi c'è Dave Gilmour che suona magnificamente la chitarra.


La canzone ‘How Many People’ è stata dedicata Chico Mendes, l’attivista brasiliano della foresta pluviale.
''La canzone "How Many People" è stata dedicata Chico Mendes, l'attivista brasiliano della foresta pluviale.


Gli abbiamo dedicato la canzone dopo averla scritta, questo tipo di ritmo reggae finisce con la frase ’quante persone sono morte?mentre il ritornello ripete ’uno di troppo per me’. Quando ho sentito parlare della lotta di Chico Mendes per la foresta pluviale e di come gli avessero sparato, ho solo pensato che il testo calzasse perfettamente, se mai ce n’è stato uno di troppo lì... quel povero ragazzo stava solo cercando di salvare il pianeta e in cambio gli hanno sparato, è così stupido come è successo. Così ho pensato che il minimo che potessi fare fosse almeno menzionarlo da qualche parte, quindi gli abbiamo dedicato questa canzone.
Gli abbiamo dedicato la canzone dopo averla scritta, questo tipo di ritmo reggae finisce con la frase "quante persone sono morte?" mentre il ritornello ripete "uno di troppo per me." Quando ho sentito parlare della lotta di Chico Mendes per la foresta pluviale e di come gli avessero sparato, ho solo pensato che il testo calzasse perfettamente, se mai ce n'è stato uno di troppo lì... quel povero ragazzo stava solo cercando di salvare il pianeta e in cambio gli hanno sparato, è così stupido come è successo. Così ho pensato che il minimo che potessi fare fosse almeno menzionarlo da qualche parte, quindi gli abbiamo dedicato questa canzone.


Di cosa parla ‘Où Est Le Soleil’?
''Di cosa parla "Où Est Le Soleil"?


Ci siamo inventati una cosa bizzarra ... Trevor mi chiese ’Hai qualcosa per uno di questi versi?Ho detto ’Beh, ho questa idea scema ... che sono tipo alcune parole francesi che dicono ’Où est le soleil. Dans la tête. Travaillez . (Dov’è il sole? Dentro la testa. Lavorate. ndt) Questo è il testo completo. Ed ecco questa dance-track francese un po’ scema ma che io amo!
Ci siamo inventati una cosa bizzarra ... Trevor mi chiese "Hai qualcosa per uno di questi versi?" Ho detto 'Beh, ho questa idea scema ... che sono tipo alcune parole francesi che dicono 'Où est le soleil. Dans la tête. Travaillez '. (Dov'è il sole? Dentro la testa. Lavorate. ndt) Questo è il testo completo. Ed ecco questa dance-track francese un po' scema ma che io amo!


''FITD'' è un album che hai riascoltato nel corso degli anni, cosa ne pensi adesso?
''Flowers In The Dirt è un album che hai riascoltato nel corso degli anni, cosa ne pensi adesso?


Era una vita che non ascoltavo questo album, almeno fino a poco tempo fa. Io non ascolto la mia roba. Sto sempre lavorando alla prossima cosa. E’ molto raro che io ascolti vecchi album fino a quando non arriva qualcosa di simile a questo. Per questo il lavoro di re-mastering è così affascinante. Sono dovuto andare alla Abbey Road e riascoltare l’album, per approvarne il re-master. Devo dire non ero sicuro ci fossero delle buone canzoni. Ma poi mi sono ricordato che c’era ‘Distractions’, e anche ‘Put It There’, e che quindi andava bene. ‘Motor Of Love’, mi piace anche quella. Ho ascoltato ‘My Brave Face’ e ho pensato che ‘Sì, è veramente bella, penso che abbiamo fatto un buon lavoro, abbiamo delle armonie carine. ‘Rough Ride’, mi ha ricordato l’intera vicenda di Trevor Horn. ‘We Got Married’ con Dave Gilmour alla chitarra e Put It There’ ha l’arrangiamento di George Martin.
Era una vita che non ascoltavo questo album, almeno fino a poco tempo fa. Io non ascolto la mia roba. Sto sempre lavorando alla prossima cosa. E' molto raro che io ascolti vecchi album fino a quando non arriva qualcosa di simile a questo. Per questo il lavoro di re-mastering è così affascinante. Sono dovuto andare alla ''Abbey Road'' e riascoltare l'album, per approvarne il re-master. Devo dire non ero sicuro ci fossero delle buone canzoni. Ma poi mi sono ricordato che c'era "Distractions", e anche "Put It There," e che quindi andava bene. "Motor Of Love," mi piace anche quella. Ho ascoltato "My Brave Face" e ho pensato che 'Sì, è veramente bella, penso che abbiamo fatto un buon lavoro, abbiamo delle armonie carine. "Rough Ride," mi ha ricordato l'intera vicenda di Trevor Horn. "We Got Married" con Dave Gilmour alla chitarra e "Put It There" ha l'arrangiamento di George Martin.


La nuova edizione contiene demo inediti scritti e interpretati da te e Elvis. Perché hai deciso di includerli?
''La nuova edizione contiene demo inediti scritti e interpretati da te e Elvis. Perché hai deciso di includerli?


Le demo sono super bollenti, come appena uscite dalla padella, per questo abbiamo deciso di includerle. La cosa fantastica di queste canzoni è che sono appena state scritte. Quindi non c’è nulla di più caldo di “appena fuori dalla padella”, come dico io. Era quel genere di cosa istantanea. Non le ascoltavo da un’eternità, ma quando l’ho fatto ho capito che dovevamo pubblicarle. Le abbiamo registrate e mandate a Elvis, a cui sono piaciute tantissimo. Ci siamo detti che avremmo dovuto fare un EP o qualcosa del genere ed ora finalmente quel momento è arrivato.
Le demo sono super bollenti, come appena uscite dalla padella, per questo abbiamo deciso di includerle. La cosa fantastica di queste canzoni è che sono appena state scritte. Quindi non c'è nulla di più caldo di "appena fuori dalla padella", come dico io. Era quel genere di cosa istantanea. Non le ascoltavo da un'eternità, ma quando l'ho fatto ho capito che dovevamo pubblicarle. Le abbiamo registrate e mandate a Elvis, a cui sono piaciute tantissimo. Ci siamo detti che avremmo dovuto fare un EP o qualcosa del genere ed ora finalmente quel momento è arrivato.


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'''La Stampa, March 28, 2017
'''La Stampa, March 28, 2017
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[[Steffan Hughes]] interviews Paul McCartney about the expanded reissue of ''Flowers In The Dirt'' and writing with Elvis.  
[[Steffan Hughes]] interviews [[Paul McCartney]] about the expanded reissue of ''[[Flowers In The Dirt]]'' and writing with Elvis Costello.


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*[http://en.wikipedia.org/wiki/La_Stampa Wikipedia: la Stampa]
*[https://en.wikipedia.org/wiki/La_Stampa Wikipedia: La Stampa]


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Paul McCartney: io e Costello a scrivere
canzoni come se lui fosse John


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   Steffan Hughes

Il mitico Beatle racconta Flowers In The Dirt l'album del 1989 che ora ha rimasterizzato

Una delle differenze tra Flowers In The Dirt e gran parte del tuo lavoro da solista è che un terzo dell'album è stato co-scritto con Elvis Costello. Come è successo?

L'idea è stata del mio manager. Mi chiese, 'Ti piacerebbe collaborare con Elvis Costello? Lui ci sta, tu? ' E io ho detto di sì, anche lui è di Liverpool, abbiamo un sacco di cose in comune.

Come avete lavorato?

Abbiamo avuto molto tempo a disposizione. Abbiamo lavorato nel mio studio nel Sussex. C'è una stanza lì, una specie di ufficio personale, che uso soprattutto per telefonare e scrivere. Abbiamo lavorato nello stesso modo con cui lavoravo con John [Lennon]. E' stato davvero fantastico collaborare con lui, ci siamo divertiti moltissimo. Stavamo seduti uno di fronte all'altro, che è poi come mi sedevo con John, con le chitarre acustiche in mano, lui è che è destro e io mancino creavamo un'immagine speculare.

Hai lavorato con diversi musicisti per questo album. Era voluto?

Mi ritrovo spesso a lavorare con persone diverse. Prima di tutto ho scelto le canzoni di Elvis per incominciare l'album, poi Elvis mi ha presentato a Mitchell Froom, che non conoscevo, ma mi ha fatto subito una buona impressione. Ho pensato OK, proviamo e vediamo se funziona. Così io e la band abbiamo fatto le canzoni di Elvis con Mitchell, più o meno come avrei fatto un disco ... diretto e con un impronta "dal vivo". Ma avevo anche un altro paio di canzoni e ero curioso di provare altri metodi. Non volevo fare un album tutto allo stesso modo.

C'erano anche delle canzoni di Trevor Horn.

Mentre cercavo persone con cui mi sarebbe piaciuto lavorare a questo album, ho sentito il nome di Trevor oltre a certe voci di corridoio sul suo conto, tipiche di questo ambiente, tipo 'è uno che impiega tre mesi per fare un singolo', forse perché per uno degli album di Frankie, credo, ci ha messo così tanto, e io non avevo voglia di farmi coinvolgere per un singolo che richiedesse tre mesi. Non è proprio il mio stile. Così ho chiesto a Trevor e Steve Lipson, che lavora con lui, 'Vi andrebbe di provare a fare qualcosa in due giorni?' Perché sapete, farebbe arrabbiare un sacco di gente!

Ti ricordi la tua prima esperienza con Trevor?

Gli ho detto " Ho in mente questa cosa folle che sicuramente non ti piacerà, si chiama "Rough Ride." Lui disse "già dal titolo mi piace"... e da un semplice 12-bar alla fine del secondo giorno avevamo già mixato, che è abbastanza raro di questi tempi... ne hanno poi fatto una versione abbellita e gli ho detto che mi sembrava un po' tipo "Paul Goes To Hollywood" …, quindi abbiamo tenuto l'originale!

Una parte del materiale video nella riedizione mostra, tu, Elvis e la band che vi gingillate molto durante le sessioni. Ma quanto vi siete divertiti?

Bisogna avere il tempo per fare gli scemi altrimenti la situazione può diventare troppo intensa, soprattutto quando si cerca di ottenere sempre qualcosa. Quindi sì, ci siamo divertititi, abbiamo fatto abbastanza gli scemi. Fa bene farsi una risata, rilascia la tensione, a me non piacciono le cose troppo serie. Lo facciamo per divertirci, la musica intendo, quindi non c'è motivo di prendere tutto troppo seriamente.

Sei andato in tour con questa band dopo l'uscita di Flowers In The Dirt. Come hai messo insieme questo nuovo gruppo?

Beh, prima abbiamo coinvolto Hamish Stuart (chitarra / voce), che una volta suonava con l'Average White Band. La sua voce si fonde molto bene con la mia, lui è proprio un ottimo cantante pieno di sentimento. Chris Whitten, il batterista si presentò quando stavamo facendo delle jam session a Londra, registrammo alcuni di quei vecchi pezzi rock che poi divennero il Russian album, il disco che abbiamo pubblicato in Russia, il primo disco d'oro a uscire dalla Russia… lo ricorda con orgoglio. Vorrei dire... E poi Linda... le chiesi, 'ce la fai a rifare questa cosa della band?' Perché era andata benissimo con i Wing, anche se aveva ricevuto un sacco di critiche, ci è piaciuto molto stare insieme e quindi accettò. E poi c'era Robbie McIntosh, un chitarrista davvero bravo con cui avevo già lavorato. Infine Paul Wickins, alle tastiere, semplicemente un musicista geniale - lui è ancora nella mia band.

Perché hai voluto tornare in tour?

Quando stavo facendo l'album mi sono trovato molto bene con la band, ci siamo divertiti molto, godevamo della reciproca compagnia, quindi cosa dovevamo fare? Dobbiamo fare ciò che è più logico: andare in tour, ecco cosa dobbiamo fare. E credo che il fatto di sentirmi cosi a mio agio con loro e di esserci divertiti così tanto a fare musica insieme che alla fine non c'è stato alcun tipo di pressione ed è stato sicuramente meglio che starcene seduti a far nulla!

Quando stavi scrivendo l'album pensavi anche al tour?

Si pensa sempre ' di fare delle canzoni nuove e portarle in tour'. Speri che le nuove canzoni funzionino. Mettiamo il caso di "My Brave Face," nessuno conosceva questa canzone all'inizio del tour, ma verso la fine… tutti la sapevano. E' stato uno dei momenti più belli del nostro viaggio. Si cercano brani così quando si registra un album. Speri che qualcosa si distingua. Volevo un album con cui poter andare in tour, un album che potesse parlare alla gente.

E' vero che Elvis Costello ti ha costretto ad usare il tuo famoso basso Hofner durante le sessioni di registrazione?

L'Avevo come parcheggiato in un angolo. Pensavo fosse superato, e ho cominciato ad usare un basso più contemporaneo. Elvis voleva che lo usassi assolutamente per uno dei brani e da allora lo continuo a suonare. Diventa sempre meglio!

Hai parlato di "My Brave Face" e di come sia diventato uno dei brani preferiti duranti i concerti. Ha il suono caratteristico del tuo basso.

Sì, beh suppongo che sia merito di Elvis Costello con cui ho scritto questo brano. E' stato quando mi ha chiesto 'ma il tuo basso Hofner? Il violin bass, quello dei Beatles? "E io dicevo 'beh posso provare, ma si scorda facilmente… Anche perché' non è uno strumento molto costoso, l'ho preso un molto tempo fa. Ma a lui piaceva e mi disse "amo quel suono, dai! Proviamo," "Sì, come no" risposi così l'ho recuperato, l'ho provato ed è andata alla grande, ha un suono particolarmente delizioso per un basso così piccolo, che è poi il suo bello. Ed è così che è arrivato questo riff. Così ci ho preso la mano, suppongo perché me lo aveva chiesto Elvis. Per la cronaca, ci ho lavorato un po' su e adesso è perfettamente accordato.

Come con tutte le tue canzoni molta gente legge cose diverse nei tuoi testi cercando di renderle proprie. Durante il lancio dell'album hai detto di essere stato ispirato da tuo padre per la canzone "Put It There."

Beh, un sacco di canzoni, come del resto quasi tutte le mie canzoni, sono inventate e non parlano di me, anche se uno psichiatra non sarebbe del tutto d'accordo! Ma ci sono stati anche un paio di brani che parlano della mia vita. "Put It There" (mettilo lì ndt) era un'espressione che mio padre diceva spesso quando eravamo bambini. Aveva l'abitudine di tenere la mano a mezz'aria e dire: "Mettilo lì se pesa una tonnellata" ... Ricordo questo genere di cose con affetto. Così ho scritto una canzone.

Hai lavorato con George Martin su questo brano?

George l'ha arrangiato. Il risultato ricorda un po' "Blackbird." Era bellisimo stare con George, così intelligente, la sua presenza dava un senso di calma. Lui è super e abbiamo condiviso così tanto insieme che con lui posso dire, 'che ne pensi di un quartetto di archi o qualcosa del genere? Questi sono gli accordi, duh duh duh duh duh, e lui sparisce per scrivere il pezzo. E' un ragazzo fantastico: divertente, intelligente, un grande musicista e un grande amico.

Come "Put It There" anche "Distractions" rappresenta un momento particolare nell'album, tra l'altro si tratta di un brano che hai composto da solo sul tema della vita familiare. Non proprio il tipico argomento rock 'n' roll.

Beh, mi piace essere connesso con la gente. Mi piacciono le canzoni facilmente riconoscibili. Se si guarda alla stragrande maggioranza del mondo ... le persone si innamorano e hanno una famiglia con qualcuno. Ecco la vita familiare. Mi piace l'idea di riuscire a convenire quello che significa per me, in modo poi che le persone si ricordino di quello che hanno fatto. Non è sempre facile essere in una relazione, non è una mielosa canzone d'amore, è qualcosa di molto più profondo ed è vissuto da milioni di persone.

L'arrangiamento del brano è bellissimo.

C'è un aneddoto divertente che lo riguarda. Avevo sentito un album di qualcuno della casa discografica di Prince. Presentava un brano con un arrangiamento di archi davvero interessante. Ho pensato "Mi chi è questo?" ... l'album diceva Clare Fischer. Così ho detto a Linda, 'questi accordi sono incredibili ed è questa Clare Fischer ... credo sia una donna di Los Angeles ... e Linda ha subito pensato a una signora bionda e alta di LA. In realtà abbiamo scoperto essere un ragazzo sui 50 con una barba grigia. Lui ha fatto l'arrangiamento, che io adoro, è molto Hollywood.

"We Got Married" è un altro brano personale?

Spesso le persone rifuggono da argomenti come il matrimonio. Non riguarda necessariamente me, ma ci sono molti dei miei ricordi. Alcuni dei testi mi ricordano John e Cynthia alla scuola d'arte. E poi c'è Dave Gilmour che suona magnificamente la chitarra.

La canzone "How Many People" è stata dedicata Chico Mendes, l'attivista brasiliano della foresta pluviale.

Gli abbiamo dedicato la canzone dopo averla scritta, questo tipo di ritmo reggae finisce con la frase "quante persone sono morte?" mentre il ritornello ripete "uno di troppo per me." Quando ho sentito parlare della lotta di Chico Mendes per la foresta pluviale e di come gli avessero sparato, ho solo pensato che il testo calzasse perfettamente, se mai ce n'è stato uno di troppo lì... quel povero ragazzo stava solo cercando di salvare il pianeta e in cambio gli hanno sparato, è così stupido come è successo. Così ho pensato che il minimo che potessi fare fosse almeno menzionarlo da qualche parte, quindi gli abbiamo dedicato questa canzone.

Di cosa parla "Où Est Le Soleil"?

Ci siamo inventati una cosa bizzarra ... Trevor mi chiese "Hai qualcosa per uno di questi versi?" Ho detto 'Beh, ho questa idea scema ... che sono tipo alcune parole francesi che dicono 'Où est le soleil. Dans la tête. Travaillez '. (Dov'è il sole? Dentro la testa. Lavorate. ndt) Questo è il testo completo. Ed ecco questa dance-track francese un po' scema ma che io amo!

Flowers In The Dirt è un album che hai riascoltato nel corso degli anni, cosa ne pensi adesso?

Era una vita che non ascoltavo questo album, almeno fino a poco tempo fa. Io non ascolto la mia roba. Sto sempre lavorando alla prossima cosa. E' molto raro che io ascolti vecchi album fino a quando non arriva qualcosa di simile a questo. Per questo il lavoro di re-mastering è così affascinante. Sono dovuto andare alla Abbey Road e riascoltare l'album, per approvarne il re-master. Devo dire non ero sicuro ci fossero delle buone canzoni. Ma poi mi sono ricordato che c'era "Distractions", e anche "Put It There," e che quindi andava bene. "Motor Of Love," mi piace anche quella. Ho ascoltato "My Brave Face" e ho pensato che 'Sì, è veramente bella, penso che abbiamo fatto un buon lavoro, abbiamo delle armonie carine. "Rough Ride," mi ha ricordato l'intera vicenda di Trevor Horn. "We Got Married" con Dave Gilmour alla chitarra e "Put It There" ha l'arrangiamento di George Martin.

La nuova edizione contiene demo inediti scritti e interpretati da te e Elvis. Perché hai deciso di includerli?

Le demo sono super bollenti, come appena uscite dalla padella, per questo abbiamo deciso di includerle. La cosa fantastica di queste canzoni è che sono appena state scritte. Quindi non c'è nulla di più caldo di "appena fuori dalla padella", come dico io. Era quel genere di cosa istantanea. Non le ascoltavo da un'eternità, ma quando l'ho fatto ho capito che dovevamo pubblicarle. Le abbiamo registrate e mandate a Elvis, a cui sono piaciute tantissimo. Ci siamo detti che avremmo dovuto fare un EP o qualcosa del genere ed ora finalmente quel momento è arrivato.


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La Stampa, March 28, 2017


Steffan Hughes interviews Paul McCartney about the expanded reissue of Flowers In The Dirt and writing with Elvis Costello.


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